Figure operative
1 coordinatore;
9 educatori;
1 psicologo, supervisore del gruppo di lavoro.
Contatti
Descrizione del serivizio
Il servizio di Supporto all’Abitare, rivolto a persone con disagio psichico, ha la caratteristica abilitativo-riabilitativa e si connota per la particolare flessibilità organizzativa e la massima personalizzazione dell’intervento domiciliare. Il supporto educativo-assistenziale consiste in un massimo di 4 ore giornaliere e il rapporto operatore-utente è di 1 a 1.
L’accesso dei pazienti può avvenire solo sulla base di uno specifico programma concordato fra i servizi, i pazienti e i familiari, tenendo conto di rilevanti problemi di salute mentale, nell’assenza o nella considerazione di dannosità della rete familiare o sociale di supporto, delle disabilità che non consentono autonomia nell’abitare e nelle attività quotidiane.
Il Servizio interessa tutto il territorio del materano e si propone di attuare risposte innovative ai bisogni delle persone con significativo impatto sul funzionamento della comunità locale.
Attività
Le attività erogate variano a seconda del progetto terapeutico individualiuzzato di ciascun utente. Coinvolgono diverse aree di funzionamento e si differenziano per l’enfasi posta sui domini di particolare criticità che necessitano di un intervento specializzato. Le attività, pertanto, spazziano dalla cura di se, laddove condizioni di disabilità hanno determinato la perdita della capacità di prendersi cura di se stessi e si ritiene necessario intervenire attraverso azioni di sostegno e monitoraggio; alla cura degli spazi domestici e degli ambienti di vita, nei casi in cui la persona necessiti di un terzo esperto che la sostenga nella riacquisizione della capacità di auto-organizzarsi; alla socializzazzione, mediante la crazione di spazi che consentano la riappropriazione della rete sociale di appartenenza e l’integrazione nella comunità locale; al sostegno genitoriale nei casi in cui la fragilità della persona abbia compromesso la capacità di far fronte alle responsabilità genitoriali. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi di presa in carico gli educatori mantengono relazioni continuative con le agenzie territoriali quali i caf, i servizi per l’impiego, le parrocchie, le associazioni e il Centro Diurno in cui vengono strutturati percorsi integrativi per il raggiungimento di livelli sempre più crescenti di autonomia.
Una delle attività basilari, che prescinde dagli specifici obiettivi riabilitativi individualizzati, è la costruzione di una relazione educativa che favorisca il pieno coinvolgimento dell’utente nel percorso di presa in carico. Per questo viene data forte rilevanza all’osservazione delle dinamiche di vita delle persone nel rispetto della loro individualità, dei loro bisogni, ritmi e tempi.