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Li conosciamo un po’ tutti da Giuseppe a Rino, e altri, soci e componenti di quella cooperativa che ha messo radici a Montescaglioso e poi approdata a Matera, assistendo e seguendo tanti ospiti e situazioni, per contribuire a un progetto e una domanda, quella del disagio mentale, che nella Città dei Sassi ha fatto germogliare e radicare l’esperienza di riforma avviata a Trieste da Franco Basaglia.

E grazie anche a loro, con le esperienze delle Case famiglia, della sensibilità dell’Amminitrazione provinciale del tempo e poi della vecchia Usl 6 fino alla Asl 4 (oggi Asm) che i Dipartimenti e i Centri diurni sono decollati, fino a fare i conti con i programmi e con il taglio di risorse dei servizi. Una pagina recente fatta di difficoltà,non lo dimentichiamo, che ha intaccato e non poco l’attività della medicina del territorio. Ma Progetto Popolare è sempre lì in trincea con la ‘testa’ nella Comunità, preziosa e indispensabile presenza operativa di una cooperazione militante e creativa, che è di esempio e di stimolo verso le istituzioni territoriali, le famiglie e quanti devono fare i conti quotidiani con la dimensione del disagio.

Progetto Popolare, quarant’anni di sviluppo locale di comunità

Il 20 febbraio 1978 veniva costituita a Montescaglioso, per iniziativa di dodici giovani soci, la cooperativa sociale Progetto Popolare. Era l’anno della Basaglia e della legge 833, che sanciva l’istituzione del Servizio sanitario nazionale. La cooperativa avviò a Matera la casa famiglia per i dismessi dall’ospedale psichiatrico, primo esempio di struttura alternativa al manicomio nel Mezzogiorno, per poi gestire anche le prime esperienze territoriali in Basilicata di assistenza domiciliare agli anziani e ai portatori di handicap.

Esattamente quarant’anni dopo, la cooperativa Progetto Popolare conta quasi cinquanta soci lavoratori ed è un punto di riferimento per un’intera comunità che supera i confini territoriali e arriva in Puglia e in Molise. Tra i servizi oggi in carico ci sono infatti la gestione, in forma associata, della Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica e del Centro diurno di Martina Franca, di quello di Termoli, oltre a esperienze innovative come una residenza flessibile a Montescaglioso, ovvero una civile abitazione per due ospiti in uscita dalla struttura residenziale, in collaborazione con l’Asl di Matera con cui la cooperativa gestisce anche il servizio di supporto all’abitare nel relativo territorio e, sempre in forma associata, la Rems di Pisticci, residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza per soggetti affetti da disturbi mentali.

In questo lungo percorso ci sono stati anche momenti difficili, che Progetto Popolare ha sempre superato stringendosi attorno al gruppo ed elevando i valori di solidarietà e resilienza propri della cooperazione. “Dopo quarant’anni e in un contesto difficile, Progetto Popolare continua ad erogare servizi alla persone, soprattutto ai soggetti svantaggiati, e a rappresentare un fulgido esempio di come la stessa cooperazione aiuti un territorio a crescere, a offrire risposte occupazionali, a sperimentare soluzioni innovative nei processi di welfare vestiti sulle comunità di riferimento”, dichiara Paolo Laguardia, presidente regionale di Legacoop. “Il suo compleanno inorgoglisce dunque l’intero movimento – aggiunge – per la storia di sana e virtuosa cooperazione, per il coraggio e per la visione che ha saputo inseguire e che continua a proporre, di cui il nostro territorio ha tanto bisogno”. “Al presidente Giuseppe Salluce, a tutti i soci lavoratori e ai collaboratori vanno i nostri più sinceri auguri per questi primi quarant’anni e per un futuro altrettanto ricco di soddisfazioni professionali, di crescita cooperativa, di sviluppo comunitario”.